Tecnica di vinificazione:
La prima fermentazione dello Chardonnay e di una parte di Pinot bianco avviene in acciaio mentre la rimanente quota di Pinot bianco fermenta in legno. Si affinano per alcuni mesi sui propri lieviti mentre è alla fine dell’inverno che si procede all’assemblaggio. A seguire l’avvio della seconda, fondamentale, fermentazione: quella in bottiglia. La successiva sosta del vino a contatto coi i lieviti prevede una durata di circa 40 mesi.
La sboccatura e una piccola aggiunta di liquer d’expedition chiudono il ciclo di produzione.
Note di Degustazione:
Vista:
Caratterizzato da un colore giallo paglierino intenso e un perlage fine e persistente.
Olfatto:
Risultano ben pronunciate le note del lievito con ricordi di crosta di pane e delicate sensazioni di frutta secca.
Gusto:
Al gusto è fresco, equilibrato, armonico e ben strutturato.
Abbinamenti gastronomici:
Perfetto per accompagnare pasta alla carbonara, costolette di vitello alla milanese, vitello tonnato, polpo con patate, olive taggiasche e pesto.
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ITALIANO
Cos’è il Metodo Classico
Il metodo classico consiste nel trasformare il vino in spumante direttamente nella bottiglia. Il Metodo Champenoise utilizza lo stesso procedimento ma si usa il termine soltanto per gli champagne. Quando si parla di Metodo Classico ci si riferisce quindi unicamente al metodo della rifermentazione in bottiglia, dove lo zucchero ed i lieviti aggiunti riattivano una seconda fermentazione alcolica, producendo così l’anidride carbonica che, trattenuta forzatamente in bottiglia, conferisce al vino la tradizionale spuma, “perlage”.
Al vino base viene addizionata una miscela di vino, zucchero e lieviti selezionati (il cosiddetto liqueur de tirage) in grado di far partire la rifermentazione in bottiglia.
Il vino viene poi imbottigliato e lasciato a fermentare in cantina per un periodo variabile che può arrivare a 2-3 anni, in posizione inclinata verso il basso. Le bottiglie vengono agitate e ruotate periodicamente per in modo da far affluire le fecce verso il tappo.
Il vino rifermentato presenterà un tasso alcolico superiore a quello di partenza di circa 1,2% vol e la presenza di anidride carbonica sotto forma di acido carbonico (le famose bollicine). Grazie alla fermentazione dei lieviti, lo spumante assume il caratteristico aroma di crosta di pane.
Al termine del periodo di fermentazione in bottiglia, le fecce vengono allontanate stappando velocemente la bottiglia e facendole uscire, spesso congelando il collo della bottiglia in modo tale da solidificare le fecce, oppure con metodi più sofisticati come la filtrazione isobarica sotto CO2 (il vino viene travasato e filtrato in un ambiente sotto pressione, in modo tale che non perda l’anidride carbonica presente al suo interno).
Curiosità Si dice che la bottiglia di Metodo Classico venga toccata per più di 100 volte prima di arrivare al termine del ciclo, ed è proprio questo che genera costi alti.